Mthunzi. La terra dei bambini giganti.
Il Centro di Mthunzi è stato realizzato insieme a Koinonia Community, un’organizzazione non profit presente in Kenya, Zambia e Sudan, ispirata dal missionario comboniano padre Renato Kizito Sesana che si impegna nel recupero di bambini e ragazzi di strada. L’accoglienza dei bambini è diventata sin dall’inizio il cuore dell’attività, e quella prima casa, avviata negli anni ’80, è oggi il nucleo del Centro, dove decine di ragazzi vivono e attraverso la ginnastica acrobatica cercano di costruirsi un futuro.
Sono stato invitato per raccontare la loro realtà. Il primo ottobre 2019 sono atterrato a Lusaka.
Non ho fatto questo reportage solo per raccontare abitudini, costumi e problematiche: sono stato in un mondo sconosciuto, e che forse non avrò mai modo di approfondire abbastanza, per cercare dei punti in comune fra questi ragazzi e i miei figli. Sono qui per vederli giocare, perché loro sono come tutti i bambini del mondo: hanno riacquistato il diritto ad essere bambini, a vivere i giochi, ad affrontare le difficoltà dello studio. Sono ritornati ad avere curiosità del mondo e a provare stupore per le cose che la natura offre. Sono passati dall’essere cani sciolti a capire il senso dello stare insieme e di essere Famiglia. Il passato, consumato sui marciapiedi a mendicare di giorno e a stordirsi di paura e solventi la notte, lo leggevo nella malinconia che qualche volta si impossessava del loro sguardo. Io sono stato attento a non scoperchiare le difese che hanno stratificato in questi mesi o anni. Adesso, quegli ex ragazzi di strada sono studenti, giocatori di calcio e grandi acrobati. Impegnano gran parte dei pomeriggi ad allenarsi, costruendo grattacieli umani, gli uni sugli altri, con i piedi appoggiati sulle spalle del compagno e consapevoli dell’importanza di ogni anello della catena. Sono comunità, sono squadra, sono bambini giganti che vivono e che finalmente hanno una prospettiva di futuro.